Riflessioni sulla presenza emergente della Chiesa nel mondo digitale
Parole chiave:
comunicazioni, generazione, social mediaAbstract
Sono stato nominato Presidente del Consiglio per le Comunicazioni Sociali nel Giugno 2007. In quello stesso mese appariva la prima generazione di iPhone , e gli smartphone accessibili e convenienti entravano nelle nostre vite. Allora, Facebook aveva già tre anni, con oltre 40 milioni di iscritti ma era sempre secondo rispetto a Myspace. Twitter aveva un anno di vita ed una media di 50 mila tweet al giorno. YouTube (2005) e Flickr (2004) crescevano robusti ma Pinterest ed Instagram non sarebbero arrivati prima di 3 anni. Porto l’attenzione su questi fatti per ricordarvi solo quante cose sono cambiate nell’ultima decade e, forse più importante, quanto ancora stiano cambiando. Durante gli ultimi 9 anni – sono appena andato in pensione - , ho fatto sì che la priorità per il nostro Concilio fosse quella di incoraggiare la Chiesa, ed in particolare coloro che operano nel campo della comunicazione, a riflettere sulla natura di questi cambiamenti e a sviluppare delle forme appropriate di coinvolgimento. Nel mio discorso di oggi, vorrei condividere con voi alcune delle intuizioni che emergono da questa riflessione e considerare come queste possano aiutarci ad iniziare la formulazione di un approccio strategico alla comunicazione digitale, che sia basato su una chiara e precisa comprensione di questa trasformazione influenzata dai social media. Il mio approccio si concentrerà sui nostri principi guida, ma sarò felice di parlare di alcune delle nostre iniziative specifiche in risposta alle domande.